Cellulite cosa sapere: in questo post vi spieghiamo cos’è, come prevenirla e come curarla
Saninforma Cellulite i falsi miti
Compare sempre nel momento sbagliato: la cellulite è una compagna fedele (ahimè) di tutte le donne. Durante l’inverno coprirla è semplice, ma con l’arrivo della bella stagione diventa tutto più complicato. Prima di arrivare in spiaggia, prima delle gonne corte e dei vestiti leggeri è bene correre ai ripari. Come? Conoscendo il “nemico” e studiando la strategia giusta per annientarlo.
Cellulite: che cos’é?
La definizione scientifica della cellulite è pannicolopatia-edemato-fibro-sclerotica (Pefs): un nome articolato che sta ad indicare l’alterazione delle strutture del tessuto connettivo che si manifesta in superficie con aspetto spugnoso e bucherellato della pelle e rigonfiamenti più o meno evidenti. L’effetto buccia d’arancia o a materasso è dovuto dall’aumento di volume (ipertrofia) delle cellule adipose. La comparsa della cellulite non è correlata allo stato di magrezza o di obesità: una donna di corporatura magra può esserne colpita in maniera più “vistosa” ed importante rispetto ad una donna grassa. Tuttavia se si è in sovrappeso, eliminando i chili di troppo si può migliorare almeno in parte la situazione.
Cellulite quali sono le cause?
La comparsa della cellulite è riconducibile principalmente all’azione degli ormoni sessuali femminili, meglio noti come estrogeni, che favoriscono la ritenzione di liquidi ed il deposto di grasso in particolari zone del corpo come cosce, fianchi e glutei. A questo elemento si aggiungono altri fattori scatenanti come:
- abitudini di vita non corrette;
- abuso di alcol e sigarette;
- vita sedentaria;
- stitichezza;
- familiarità;
- circolazione sanguigna limitata da indumenti stretti o scarpe troppo alte.
Cellulite: I tre stadi
- Fase edematosa: è la fase precoce, in cui prevale il ristagno di liquidi a livello tessutale e la cellulite si avverte solo al tatto. Può essere presente gonfiore e pesantezza degli arti inferiori.
- Fase fibrosa: è la prima fase in cui la cellulite diventa visibile e tangibili. Il ristagno dei liquidi in eccesso e la cattiva circolazione producono un ”rigonfiamento” della cellule di adipe. E’ in questa fase che si producono dei piccoli noduli, mentre il tessuto connettivo perde di sostegno ed elasticità.
- Fase sclerotica: è la fase finale ed è il momento in cui si registra una degenerazione del tessuto. I noduli tendono ad indurirsi e ad essere dolenti, mentre la pelle presenta avvallamenti e gonfiori evidenti.
Cellulite come curarla?
In fatto di cellulite non esiste un solo ed unico rimedio per combatterla: si tratta invece di una strategia fatta di più azioni. Banale ma non troppo alla base della guerra contro gli inestetismi della pelle è necessario seguire una sana e corretta alimentazione: tanta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno), una dieta ricca di fibre e verdure e poco olio, sale e grassi saturi.
Ma questo non basta: alleata di una sana e corretta alimentazione è l‘attività sportiva. In particolare per combattere la cellulite è bene affidarsi a quegli sport basati sul lavoro aerobico, ossia di bassa intensità e di lunga durata: sì al nuoto, alla bicicletta e alla corsa. Il segreto di queste attività sta nel permettere ai nostri muscoli di lavorare in condizioni di massima ossigenazione smaltendo il grasso in eccesso e migliorando notevolmente la circolazione.
Ben venga anche l’utilizzo di integratori dietetici a base di sostanze naturali: gli estratti ananas, betulla, ginkgo biloba, centella e tanti altri ancora contrastano la formazione della cellulite svolgendo un’azione drenante e favorendo la circolazione del microcircolo. Gli integratori non devono essere intesi come un’unica azione strategica: la loro assunzione è una parte integrante di un piano di attacco agli inestetismi della pelle; non può non essere commutata all’attività fisica e alla corretta alimentazione.
