Come scegliere i solari: Guida Definitiva

Saninforma • 5 Maggio 2015 • Nessun commento

L’estate sta arrivando e con essa anche la voglia di abbronzatura:avete voglia di tintarella sicura ma non sapete come scegliere il prodotto giusto? In questo post scopriremo insieme come scegliere i solari!

 

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L’arrivo della stagione calda fa subito pensare al sole e all’abbronzatura: basta anche una semplice passeggiata al parco o una giornata in riva al mare per accorgersi dei segni del sole: se non ci si protegge nella maniera adeguata ci si può scottare infatti. Il sole ha degli importanti effetti positivi sull’organismo come:

  • Svolgere un’azione antidepressiva: stimola la produzione di endorfina e serotonina per un’azione antidepressiva.
  • Promuove la biosintesi della vitamina D: questa vitamina è responsabile del metabolismo del calcio e viene attivata sia dal sole che dall’alimentazione.
  • Promuovere la cheratinizzazione: la protezione meccanica con l’ispessimento dello strato corneo.
  • Svolgere un’azione immunomodulatrice: stimola il sistema linfatico a difendersi dall’esterno.

 Raggi Solari UVA e UVB: quali differenze?

In sostanza il sole ci fa bene ma bisogna proteggersi dagli effetti dannosi dei suoi raggi. Come spiegato nel nostro ultimo articolo, i raggi solari si distinguono in:

  • Raggi UVB: sono i principali responsabili della comparsa di eritemi, scottature e orticarie. I prodotti che sono in grado di proteggere la pelle dalle radiazioni UVB sono indicata dall’IP (Indice di Protezione) o SPF (Sun Protective Factor) con una numerazione che varia da 0 o 50-60: in pratica questo indice indica quante volte è possibile moltiplicare il tempo di permanenza al sole prima che la pelle si scotti.
  • Raggi UVA: erano state definite per molto tempo innocue, ma di recente è stato confermato che sono in grado di danneggiare le strutture di sostegno della pelle (collagene ed elastina in primis) e per questo sono stati ritenuti i principali responsabili dell’invecchiamento e quindi della comparsa e accentuazione delle rughe. A differenza dei raggi UVB, i raggi UVA non hanno degli effetti immediati: non vi sono arrossamenti o eritemi, ma i riscontri sono registrabili con il tempo. A tal proposito è sempre bene proteggersi dal sole con prodotti con fattori protettivi alti.
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I Protettivi Solari: cosa sono?

I protettivi solari si distinguono in:

  • Riflettori: meglio conosciuti come schermi solari (filtri fisici) sono in grado di disperdere le radiazioni grazie alla presenza di sostanze minerali come l’ossido di zinco, il biossido di titanio etc. etc.; queste sostanze non lasciano passare i raggi ultravioletti ma li riflettono e allo stesso tempo, però, riflettono anche la luce visibile, lasciando sulla pelle un sottile strato bianco poco estetico; a tal proposito gli schermi solari sono indicati per i soggetti particolarmente sensibili al sole (pelle chiara, spiccata tendenza agli eritemi etc. etc.) o per parti del corpo molto sensibili come il naso e le labbra.
  • Assorbenti: contengono delle sostanze (filtri chimici) che funzionano da filtro dai raggi solari, impedendo alle radiazioni di penetrare nella pelle catturandole e trasformandole per renderle innocue; attualmente questi prodotti sono in grado di catturare sia UVA sia UVB in conformità alle direttive dell’Unione Europea; inoltre, questo tipo di protettivo solare è tra i più diffusi.

 

Autoabbronzanti: perché usarli?

Gli autoabbronzanti sono degli ottimi alleati per la tintarella: le loro proprietà coloranti sono dovute a una particolare sostanza naturale presente anche nel nostro organismo, il diidrossiacetone che è capace di legarsi alle cellule di cheratina dell’epidermide, determinandone una colorazione che simula l’abbronzatura. Il colore così acquisito è destinato a scomparire nel giro di 2 o 3 giorni, quando lo strato superficiale della pelle si sarà rinnovato. La pigmentazione conferita dagli autoabbronzanti, però, non è in grado di proteggere la pelle dall’aggressione dei raggi solari, per cui quando ci si espone al sole è necessario applicare comunque una protezione solare. Il vantaggio dell’uso degli autoabbronzanti è quello di avere un colorito della pelle più inteso, idratandola e nutrendola.

Non sai quale acquistare? Noi ti consigliamo:

  • Nature’s Arga’ Orosolare Gocce di Sole: Fluido auto-abbronzante ultra-rapido, con olio di argan e acido ialuronico
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  • Lierac Sunific Siero Attivatore Abbronzatura: Questo siero coniuga il meglio degli attivi abbronzanti e anti-età Lierac per attivare l’abbronzatura già a partire dal primo giorno di esposizione ed assicurare una protezione potenziata contro gli effetti nocivi del sole.
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Il fattore di protezione

L’attuale normativa europea ha dato nuove disposizione sui protettivi solari: se fino a qualche anno ciascuna casa produttrice proponeva prodotti con fattori basati su scale proprie, l’Unione Europea ha imposto l’utilizzo di un’unica scala ( Metodo Internazionale di Prova del Fattore di protezione solare per gli UVB e Persistent Pigment Darkening per gli UVA) in modo che tutti i protettivi siano paragonabili effettivamente fra loro. Nello specifico:

  • I fattori solari sono contraddistinti da un numero e dall’indicazione in lettere del livello di protezione e del tipo di pelle cui quella protezione è destinato:

SPF (Sun Protector Factor) 6- 10 bassa protezione, per pelle abbronzata
SPF 15 – 25 media protezione, per pelle chiara e/o forte luce come Avene Spray Solare SPF20

 

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SPF 30 – 50 alta protezione, condizioni estreme (ghiacciai, tropici) e pelle molto chiara come Anthelios Gel-Crema tocco secco SPF50+

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SPF 50+  protezione molto alta, pelle particolarmente sensibile, intollerante e delicata.

  • Ai protettivi solari con un Spf inferiore a 6 non viene riconosciuta l’azione protettiva perché non in grado di garantire una protezione adeguata per un qualsiasi tipo di pelle e in qualsiasi condizione: vengono considerati quindi delle creme idratanti.
  • Non è possibile scrivere sul prodotto “schermo totale” o “protezione totale” perché nessun prodotto è in grado di trattenere tutti i raggi solari.
  • Al posto della scadenza viene indicato il PAO alias il periodo di valida del prodotto dopo la prima apertura che è un parametro più indicativo della stabilità e del perdurare delle caratteristiche del prodotto nelle usuali condizioni di utilizzo.
  • I prodotti per la protezione solare devono contenere filtri protettivi sia nei confronti dei raggi UVB che in quelli UVA, indicandolo in etichetta e il fattore di protezione.
  • Per rendere il prodotto ancora più sicuro le etichette devono riportare le “precauzioni d’impiego/istruzioni per l’uso” in modo che ogni consumatore sia in grado di adoperare il prodotto nei migliori dei modi
  • Assodato che l’uso dei filtri solari protegge la pelle dall’azione nociva dei raggi UVA e UVB, non esistono dati certi e definitivi che confermino l’azione protettiva nei confronti dei tumori. L’impiego di queste protezioni non deve indurre il consumatore a esporsi maggiormente al sole e non deve esimersi da utilizzare altre forme di protezione (soprattutto nelle ore più calde) come ad esempio indossare indumenti protettivi.
  • Sul mercato sono attualmente disponibili i solari resistenti all’acqua, ossia i prodotti la cui efficacia dura anche dopo 40 minuti d’immersione in acqua; hanno una migliore persistenza sulla pelle e sono indicati soprattutto se si suda molto o si fanno bagni frequenti.

 

Qual è la quantità giusta di protezione da spalmare?

Il fattore di protezione fornisce solo un’indicazione approssimativa dell’efficacia protettiva reale del solare: non conta solo il fattore solare ma anche e soprattutto i modi e le condizioni d’uso, a partire della quantità impiegata. Applicare questi prodotti con parsimonia fa sì che la protezione percepita può essere persino la metà di quella dichiarata: il consiglio è di applicare una quantità di prodotti pari a una noce per il braccio, l’avanbraccio e la mano; per le altre parti del corpo, invece, la quantità può essere proporzionato alla relativa superficie. Infine è necessario rinnovare ogni oretta l’applicazione di crema, con una quantità abbondante.

Come Scegliere un prodotto solare?

Attualmente in commercio sono disponibili:

  • Latti solari: contengono un’elevata percentuale di acqua, sono facilmente spalmabili ma allo stesso tempo poco resistenti e per questo vanno rispalmati più spesso rispetto ai prodotti.
  • Creme: più difficili da spalmare ma con un’aderenza maggiore.
  • Gel: sono ritenuti adatti a chi ha la pelle grassa perché il veicolo in cui è disperso il filtro solare tende a dare una certa secchezza alla pelle.
  • Oli solari: non consigliabili per le carnagioni chiare perché conferiscono lucentezza alla pelle che facilità la penetrazione delle radiazioni.

 

Come proteggere bambini e donne in gravidanza dal sole?

Le precauzioni e le raccomandazioni su come proteggersi dal sole sono abbastanza trasversali, sebbene per i bambini e le donne in gravidanza devono essere più accentuate.

Per i più piccoli è bene proteggerli in maniera accurata e costante: le ustioni solari durante l’infanzia accrescono il rischio tumori alla pelle in età adulta. Sino a 6 mesi i bambini devono essere tenuti sempre all’ombra perché la loro pelle non è ancora fornita dei meccanismi di difesa naturale ( strato corneo e malanina); successivamente poi, non devono comunque essere esposti al sole nelle ore più calde, vanno protetti con fattori solari di protezione elevati (da 15 in su) e rinnovando di volta in volta l’applicazione; ma non è tutto: durante il giorno devono essere coperti da maglietta, cappellino e occhialini scuri, senza contare che non devono essere lasciati a lungo sotto il sole e devono bere tanta acqua molto spesso.

Nel caso delle donne in gravidanza l’esposizione solare può portare a un peggioramento delle macchie scure, il cosiddetto cloasma gravidico: queste macchie compaiono innanzitutto sul volto ( zigomi, labbro superiore, fronte) e possono diventare indelebili: ben vengono lunghi bagni e le salutari nuotate, ricordandosi sempre però che le radiazioni solari penetrano anche nell’acqua aumentando il rischio scottature.

In entrambi i casi il prodotto che vi consigliamo è Avene Spray Solare Bambino SPF30

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Abbronzatura? Sì Grazie

Per concludere il nostro articolo vi ricordiamo che l’esposizione al sole giova al nostro corpo se solo correlata ad una giusta strategia protettiva: evitate le ore calde, utilizzate i protettivi giusti per il vostro fototipo ma godetevi gli effetti della bella stagione con una tintarella tutta da invidiare seguendo i nostri consigli!

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Gli articoli sono stati redatti utilizzando informazioni fornite dalle ditte produttrici.

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